Termina il quarto turno di campionato con il posticipo serale tra Genoa e Lazio, partita che I biancocelesti manco a dirlo vince con un 2-3 molto penalizzante per gli uomini si Inzaghi che avrebbero meritato molto di più, a mettere la palla dietro le spalle di Perin sono stati Bastos ed una doppietta del solito Ciro Immobile.

Lazio che scende in campo ancora una volta con il modulo 3/4/2/1 che ormai sembra calzare a pennello alla squadra di Inzaghi e Farris, i biancocelesti erano chiamati alla prova trasferta Genova dopo il viaggio internazionale di Europa League in Olanda ad Arnhem, contro il Vitesse, partita chiaramente vinta anche in Olanda. Squadra scorbutica tradizionalmente il Genoa per le Aquile , dunque da prendere con le pinze, ma quando inizia la gara già dalle prime battute si capisce il livello di superiorità dei capitolini, il Genoa concede diverse categorie alla Lazio che fa girare palla con estrema rapidità non concedendo nulla al Grifone. Sembra essere un allenamento del giovedi quello che va in scena al Marassi, solo che i Genoani hanno il vezzo al colpo basso, e non potendo metterla sulla tecnica la mettono sulle botte, e giù a menare come fabbri con Rosi, Cofie, e via discorrendo.

Dunque lo strapotere biancoceleste esce subito fuori, e da una punizione che il sergente Sergej battuta dal vertice destro dell’aria di rigore in modo preciso e potente, Perin ha uno scatto prodigioso nel prendere la palla, ma nulla può alla sua potenza e dunque non può trattenere, sfera che torna verso il campo e trova Bastos che la butta dentro con molto agio, Lazio in vantaggio al 13^ minuto. Partita che potrebbe sembrare in discesa, ma noi non ci fidiamo, e nonostante continuiamo a vedere una Lazio straripante in tutto, nel gioco, e nella condizione fisica, torniamo sempre a pensare alle maledizioni passate, e quando Basta pochi minuti dopo si trova la palla del due a zero, normalmente divorata come spesso capita al buon Dusan, che se segnasse più spesso si chiamerebbe Nani, torniamo in uno stato di apprensione spirituale.

Il Genoa nel frattempo con il suo mister Juric opera un cambio, Fuori Centurion dentro Pellegri classe 2001, io come tutti i laziali, e sfido che non l’ha pensato, dico questo guarda adesso se fa il fenomeno. Ma la Lazio nel primo tempo non ha dato nulla al Genoa per fargli sperare di pareggiare la Gara, quindi partita che termina nella sua prima frazione di gioco con gli inzaghi boys in Vantaggio soltanto per 1-0 che gli sta stretto. Inizia la seconda frazione di Gara , e de Vrij fino al 46^ non aveva mai nemmeno concesso una stretta di mano agli avanti del grifone, prende un cartellino sciocco su Pellegri, che non ho capito cosa ha avuto da ridire questo bambino impertinente.

Comunque come tutti i bambini impertinenti si trova sempre in mezzo ai guai, e Pellegri si trova in mezzo al rinvio balordo di de Vrij su Radu,ha pallone fortunosamente sui piedi tira, Radu la prende di struscio, deviazione che spiazza Stakosha ed 1-1, poi dicono che Genoa non è una squadra fortunata. Niente si ricomincia da capo, a macinare gioco con un grande Luis Alberto, con un Leiva che va a mettersi al centro della difesa al posto di De Vrij che uscito per un problema al flessore, ho comunque la sensazione che si può vincere nonostante questa sfiga cosmica che sembra averci perseguitato ancora una volta. Inzaghi ti fa un doppio cambio, ed inserisce Marusic e Lukaku assieme al posto di Basta e Murgia, e subito Marusic scappa sulla fascia destra, mette una palla spettacolare al centro dell’area, Lukaku dopo un liscio di Immobile si trova a battere a botta sicura verso la porta, ma la spara tra le braccia di Perin, sconforto su di noi a quel punto la paura si fa sentire forte.

Al 70^ entra una vecchia conoscenza dei laziali, tale Santiago Gentiletti, che nella Lazio non ha avuto molta fortuna e che proprio a Genova su quello stadio in una partita stregata e persa immeritatamente, si ruppe il crociato. Lo stesso minuto il velociraptor biancoceleste si fa perdonare del gol divorato, parte sulla fascia come un centometrista salta tutto quello che ha davanti e mette in mezzo un assist divino per Immobile che manco a dirlo non perdona e mette a segno il gol del 2-1, vantaggio e scherno con i suoi ex tifosi che lo battibeccavano ogni palla che toccava.

Sospiro di sollievo, e no qui vi sbagliate, non si può stare rilassati nemmeno un momento, e dunque dalla sinistra del Genoa, la destra laziale, parte la manovra che porta al gol del Genoa, che Pellegri mette a segno dopo un doppio errore difensivo, cross solitario di Zukanovic , non contrastato da Marusic, dalla destra, e Leiva che non legge bene il movimento del giovane attaccante , 2-2 ancora pareggio, ancora incredibile. Dopo diverse occasioni

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